Quanto conta l’autostima

Cari amici, avete mai pensato che non esiste forza senza debolezza?

Se credete che l’autostima significhi “non dover chiedere mai”, essere sempre sicuri di sé, siete fuori strada!

Fragilità e delicatezza fanno parte di noi. Se viviamo controllati, convinti di dover somigliare a un ideale di fermezza che esiste solo nella nostra fantasia, se dimentichiamo di ascoltarci profondamente, prima o poi la fragilità tornerà a galla “presentandoci il conto”.

L’autostima non nasce dall’autoconvincerci di cosa dobbiamo fare: possiamo passare infinito tempo a dire a noi stessi: “Devi, devi, devi..” ma tutto questo potrebbe essere uno sforzo vano, anche perché il nostro interiore si ribella ad una gabbia di regole che somiglia più all’addomesticamento che alla ricerca di un’espressione nuova e più sicura di noi.

Nelle profondità del nostro mondo interiore convivono mille emozioni tutte importanti e tutte necessarie per crescere.

Ciò che giudichiamo inopportuno e scomodo potrebbe rivelarsi una risorsa che ci mette maggiormente in contatto con noi stessi e che ci aiuta a coltivare una diversa visione della vita.

Per molti di noi la timidezza è molto scomoda e, socialmente, crediamo possa ostacolare le nostre relazioni. Tuttavia, se osserviamo questa caratteristica da un altro punto di vista, potrebbe stupirci.

Il silenzio che accompagna la timidezza può diventare uno spazio di ascolto e di osservazione. In un mondo inutilmente rumoroso e privo di contenuti, è una possibilità di cogliere la vita a un diverso grado di profondità.

Al nostro mondo interiore succede un poco quello che capita a un bimbo che è amato e ascoltato: si apre e cresce.

Sono del tutto inutili sia il giudizio che il tendere ad essere ciò che non si siamo. Naturalmente non stiamo parlando del sano desiderio di cambiare ma del vano bisogno di emulare modelli che si discostano di molto da ciò che viviamo come più vero in noi.

Siamo unici e irripetibili e l’unico modo per generare sicurezza e stabilità in noi è partire dall’osservazione e accettazione di noi stessi: solo in questo modo abbiamo la possibilità di generare ordine, occupare maggior spazio interiore e costruire una base solida.