
Io sono – poche righe senza alcuna presunzione di verità.
Io sono, senza chi, cosa, dove quando, semplicemente “io sono”.
Come sarebbe bello poterlo affermare sempre nella nostra vita!
Quanto conta “essere”?
Vivo in un tempo, ho relazioni con persone, ho tratti caratteristici, ma basta questo per dire “io sono”?
Sono alta, bassa, felice, confusa, tuttavia, “io sono” anche senza aggettivi?
Molte delle persone che arrivano in studio sono persone sensibili, persone che hanno una storia interessante, persone che sono in cammino, persone che cercano una condizione di benessere con loro stesse prima di tutto.
Ecco perché credo sia importante la ricerca di un “io sono”.
Credo che l’io sono parta da un ascolto intimo di noi stessi, credo che nasca dal silenzio o meglio dalla ricerca di silenzio interiore.
Nonostante la nostra vita ci sottoponga a mille stimoli, spesso contrastanti, io stessa, vivo il bisogno di ritagliare spazi di pace nella giornata nei quali ascoltarmi e ricaricarmi.
Più la vita diventa complicata più, forse, tutti noi abbiamo bisogno di spazi di ascolto nei quali ritrovare un sentire più autentico di noi stessi.
E forse è proprio questa la strada per entrare in noi e cogliere un nucleo profondo che riconosciamo come “io sono”.