Parole nuove per star bene

La parola può costruire o abbattere montagne.

La parola ha un grande potere, sia quella che impieghiamo per comunicare con altri sia quella che intimamente diciamo a noi stessi.

Pensiamo a quanto pesano in noi le parole di alcuni crudi rimproveri che riceviamo da piccoli, pensiamo a quanto ci condizionano per l’intera vita.

“Sei un incapace, non combinerai mai nulla..” e il condizionamento è servito!

Il condizionamento della parola, in positivo o in negativo, è molto, molto subdolo, tanto che non ci rendiamo conto di portarlo in noi. Solo di rado ci accorgiamo che in noi, conserviamo le parole di nostra madre, dei nostri parenti, insegnanti; parole che si sono registrate e sedimentate in noi così profondamente da farci credere che ci appartengano davvero.

È sicuramente difficile vedere quanto siamo condizionati, vedere quanto le parole creano in noi, convinzioni che ci frenano dal vivere una vita più libera e più aderente a noi stessi.

Se è vero che le parole non pensate e sgarbate hanno un peso in noi, è altrettanto vero l’opposto.

Con le parole possiamo fare molto per cambiare la nostra vita.

Ascolta

Il primo passaggio per veder nascere nuove parole in noi, è l’ascolto.

Accompagnare noi stessi all’ascolto senza giudizio è un modo molto efficace per comprendere il nostro disagio. È come affacciarsi a una finestra e osservare un pianeta nuovo: non c’è nulla da giudicare, è tutto da osservare. Se la smettiamo di giudicarci e ci lasciamo vivere, possiamo accorgerci che il disagio si  scioglie. E questo è  il caso nel quale possiamo accorgerci che è possibile vivere bene, anzi meglio, senza parole.

Rimani qui ora

Più che un modo di dire è una necessità per vivere realmente.

Quando ci perdiamo in mille congetture collegate al nostro passato, di fatto lo richiamiamo costantemente senza mai fare un passo avanti. Ugualmente succede quando con la mente ci proiettiamo nel futuro immaginando mille possibili vite. La nostra vita, l’unica reale, è qui e con i voli pindarici ci precludiamo la possibilità di esserci, di essere qui per vivere l’unica esperienza possibile.

Sto bene

Il nostro interiore “prende la forma” dai nostri desideri più profondi se impariamo ad ascoltarci e a concederci libera espressione. Può capitare di sentirci male ma l’aspetto veramente poco utile è ripetere a noi stessi: “Sto sempre male” “Va sempre a finire così” “Io sono destinato a questo”.

Queste sono tutte parole al vento che generano lo spiacevole inconveniente di bloccare la nostra vita in una scatola con un’etichetta inutile. In tutti questi casi  siamo noi stessi a impedirci la possibilità di cambiamento.

Meglio allora spronarci a relativizzare il nostro malessere, spronarci a osservarlo con distacco. Dare una diversa dimensione ai nostri problemi può essere d’aiuto per ritrovare motivazione e risorse per sentirci subito meglio.

Il silenzio

Il silenzio può diventare un grande amico.

Se provi a creare in te uno spazio di silenzio interiore, ti accorgi che contieni nuove parole, parole più autentiche ed efficaci (come nuove piume per volare più lontano).