
L’arte di fabbricare mattoni unici, il mio augurio
Come professionista medico, il miglior augurio che posso fare a tutti è, indubbiamente, di salute.
Salute in ambito fisico ed anche pace nel cuore. So che ci possono volere anni di vita per trovare pace interiore, ammesso che una sola vita basti; tuttavia credo che questa sia la strada più sensata per miglioraci e crescere.
“Pace interiore”: certo non si tratta di una sostanza che si possa acquistare a peso. Personalmente, credo che la serenità interiore sia frutto di ricerca e di impegno.
Tanto tempo fa, ebbi modo di leggere un libro di brevissimi racconti. Uno di questi, narrava la storia di un artigiano del tutto speciale: un uomo di pochissime parole e orgoglioso del suo lavoro. Lui era un fabbricante di mattoni.
“ Era visibilmente orgoglioso del suo lavoro. Sceglieva l’argilla migliore, un po’ ceracea. Usava l’acqua del torrente, e pareva che la volesse raccogliere nel momento fiammante della giornata, quando essa portava in sé i riflessi della trasparenza del cielo”.
“Le sue mani non modellavano ma accarezzavano..”
Come suggerisce il racconto (*), ciascuno di noi, in fondo, costruisce mattoni, mattoni fatti di argilla, mattoni fatti di azioni, mattoni fatti di parole e mattoni fatti di sentimenti. Ed è con questi che costruiamo la nostra vita.
Se ciascuno di questi mattoni è “a caso”, senza gioia e senza il chiaro intento di costruire una bella casa, la nostra vita ci sfugge di mano. Se poi costruiamo una casa che desideriamo sia abitata anche da altri, forse, è bene che ci chiediamo cosa facciamo ogni giorno perché questi “altri” rimangano nella casa.
Nulla avviene per caso. Se alimentiamo la nostra vita di sotterfugi e di paure, se non agiamo concretamente per costruire il rapporto con le persone che “sono nella casa con noi”, con tutta probabilità andremo incontro ad un nuovo equilibrio.
Forse ci sveglieremo chiedendoci come sia successo che nella nostra casa siamo rimasti solo noi oppure, meglio, ci sveglieremo in tempo e ci accorgeremo che ogni mattone merita una grande attenzione, intenzione e azioni concrete, per unirsi agli altri. E questo credo valga sia per la nostra casa interiore (il rapporto che abbiamo con noi stessi) che per la casa che desideriamo condividere con altri.
Il mio augurio, per questo Natale e per il nuovo anno è molto semplice: imparare tutti l’arte di fabbricare mattoni.
(*) Spunto liberamente tratto dal testo: “L’Isola delle parole trasparenti” – S. De Giacinto – Vita e Pensiero –