
La bellezza è un dono degli dei?
La bellezza è un concetto astratto o vive come espressione della società, del gusto, dell’arte, di un particolare momento storico?
Lasciamo la risposta a ciascuno di voi e ci dilettiamo con un breve viaggio nella storia dell’antica Grecia per trarre spunti preziosi.
Ci fermiamo per una prima tappa nell’antica Grecia classica e incontriamo Omero che ci parla di bellezza, forza, onore e coraggio come di tratti fondamentali dell’eroe donati dalla divinità.
Incontriamo Platone che ci parla di bellezza come di un ideale assoluto, oggetto esclusivo degli occhi della mente.
E troviamo anche il Discobolo di Mirone, rappresentazione della bellezza dell’uomo come individuo, nel movimento di un preciso attimo. Ecco allora che la virtù diventa frutto della volontà dell’uomo, dell’impegno e dell’educazione. E’ qui che nasce una nuova consapevolezza, anche se nel canone estetico classico permane l’ispirazione al mito di Apollo, dio del sole e della luce.
Ed è quest’ultimo richiamo ad Apollo dio del sole e della luce, che ci accompagna ad una visione sempre nuova della bellezza come onda che tutto pervade e inebria. Una qualità che è in ciascuno di noi, che “tracima” negli occhi e che ci alimenta di sé.
La bellezza è come il sole che irradia la sua luce nello spazio e nel tempo. Dobbiamo solo lasciarci avvolgere dal suo calore.
Liberamente tratto da:
[http://www.treccani.it/scuola/lezioni/scienze_umane_e_sociali/bellezza_e_arte_1_kalokagathia.html]