
Dal Musèe d’Orsay la grande modernità di Manet
C’è ancora tempo per lasciarci incantare dalla bellezza dei quadri di Manet, “emanazione di una natura innamorata dell’eleganza” e pervasi dall’amore per la libertà, per citare Paul Valery.
La mostra “Manet e la Parigi moderna”, a Palazzo Reale di Milano fino al 2 luglio, 100 opere dal Musèe d’Orsay e dell’Orangerie di Parigi, ci parla non solo del percorso artistico del pittore, ma soprattutto delle sua passione per Parigi e per la bellezza femminile. E della sua grande modernità, non solo nella tecnica pittorica.
Guardate Parigi, una delle protagoniste dei quadri in esposizione, con i suoi bistrot, studi, teatri. Manet e gli Impressionisti ci raccontano la gioia di vivere in una città moderna, rinnovata nell’assetto urbanistico dal progetto del barone Haussmann: la gente che passeggia nei viali, che danza nelle piazze. Ci raccontano il desiderio di continuo rinnovamento, di modernità, di fermento culturale.
Monet ama la figura femminile, al punto che la mostra dedica un’intera sala ai ritratti di donna.
Ama la donna, ma non la idealizza. Ci rappresenta per come siamo, in carne ed ossa, donne di forte personalità, anche quando mostriamo senza paura le nostre fragilità e malinconie.
La grande arte cristallizza l’essenza dell’umanità, delle sue emozioni condivise e di quelle più intime, e le lancia verso l’eternità.
liberamente tratto da: www.arte.it/foto/le-modernissime-visioni-di-%C3%A9douard-manet-849
www.arte.it/calendario-arte/milano/mostra-manet-e-la-parigi-moderna-35159