Da ripetere o da evitare?

Un team di neuro scienziati statunitensi avrebbe individuato un’area che gioca un ruolo cruciale nel nostro processo decisionale, come si legge su un articolo pubblicato su “Nature” – http://www.nature.com/nature/journal/vaap/ncurrent/full/nature19845.html

Per meglio dire, esisterebbe, un’area preposta a “proteggerci” dal ripetersi di delusioni quando la vita ci pone di fronte a situazioni che generano difficoltà; un’area  preposta a selezionare le azioni in base alle loro conseguenze.

L’area in questione si chiama globo pallido e fa parte dei gangli della base, nuclei profondi del cervello. I ricercatori ne hanno testato l’attivazione  in caso di “conseguenza punitiva” di un’azione e la contemporanea diminuzione di dopamina, sostanza fisiologica associata alla ricompensa.

Questa regione sarebbe cruciale per la nostra sopravvivenza, perché ci spingerebbe a ripetere azioni positive e a non ripeterne altre negative.

Sempre secondo il citato articolo di “Nature”, il meccanismo di cui abbiamo parlato, sarebbe bloccato nelle persone con dipendenze da sostanze o depressione.

Letto l’interessante articolo, viene spontaneo domandarsi dove si colloca, in  questo discorso, la possibilità umana di comprensione dell’errore, la possibilità razionale di ritornare coscientemente sui propri passi, per trovarsi nuovamente in difficoltà e, volontariamente, scegliere un altro percorso.

La possibilità di discernere e di optare volontariamente per l’errore, per guardarlo in faccia e cambiare strada, potrebbe essere una risorsa per crescere.

Liberamente tratto da: http://www.nature.com/nature/journal/vaap/ncurrent/full/nature19845.html